La Chiesa della Madonna dell'Orto a Venezia

Chiesa della Madonna dell'orto a Venezia

La Chiesa della Madonna dell'orto a Venezia

Nessuno la chiama Chiesa di San Cristoforo: per i veneziani è la Chiesa della Madonna dell'Orto, da sempre, o quantomeno dal 1377, anno in cui venne posta all'interno della Chiesa una statua che si diceva fosse miracolosa

La statua della Madonna dell'orto

La statua, incompleta, è riposta nella laterale cappella di San Mauro ed ha una storia curiosa. Il parroco di Santa Maria Formosa aveva commissionato allo sculture Giovanni De Santi una statua per la propria chiesa. Doveva essere una vergine "formosa" con un bambino.
Lo scultore aveva quasi portato a termine il lavoro e lo mostrò al parroco che lo rifiutò, trovandolo non conforme alle sue richieste. La statua rimase da completare e lo scultore la lasciò nell'orto di casa sua. 

Chiesa Madonna dell'Orto, Statua
La statua, incompleta, della Madonna dell'Orto

Qualche giorno dopo prima la moglie e poi anche i vicini si accorsero che durante la notte la statua emanava strani bagliori. In città si diffuse la notizia assieme alla leggenda che questa statua aveva compiuto dei miracoli.

Processioni di credenti iniziarono a frequentare l'orto del De Santi con dispetto del Vescovo che temeva l'insorgere di culti popolari inappropriati. 

La statua, su insistenza del Vescovo, fu alla fine acquistata dai frati di San Cristoforo, appunto nel 1377. All'autore furono consegnati 150 ducati e da allora la statua riposa all'interno della Chiesa. 

La Chiesa del Tintoretto

La Chiesa della Madonna dell'orto è famosa anche per essere la chiesa del Tintoretto.

Tintoretto autoritratto
Autoritratto di Jacopo Tintoretto anziano. 

Il pittore abitava, infatti, poco lontano: al numero 3399 in Fondamenta dei Mori, così detta per la presenza di quattro statue che i veneziani hanno ribattezzato "i quattro mori" e alle quali sono stati dati i nomi di Rioba, Sandi e Alfani con un loro servitore.

Le statue dei 4 mori

Dipinto del tintoretto nella chiesa della Madonna dell'Orto
Uno dei dipinti del tintoretto nella chiesa della Madonna dell'Orto

Conosciuto per il suo caratteraccio ma anche per la genialità e la rapidità delle sue esecuzioni, definito "il più terribile cervello che mai abbia avuto la pittura" secondo il Vasari, il pittore riposa nella Chiesa nella cappella a destra dell'altare sotto ad uno dei suoi quadri più belli. 

Nella chiesa della madonna dell'orto sono numerose le opere del tintoretto
La "Presentazione di Maria al Tempio" è uno dei quadri del tintoretto che troviamo all'interno della Chiesa. 

Proprio al di sopra della tomba, in cui il grande artista riposa assieme alla figlia Marietta, vi è il dipinto "Presentazione di Maria al Tempio". In cui in uno scenario meraviglioso, con una prospettiva ardita, Maria sale le scale del tempio indicata, quale esempio di coraggio, da una mamma (di spalle) alla propria figlioletta. 

Qualcuno sostiene che questo quadro potrebbe rappresentare proprio Marietta, la figlia avuta dal Tintoretto fuori dal matrimonio e che lui ha amato al punto da volerci stare assieme anche dopo la morte. 

La tomba del Tintoretto
La tomba di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto

Il dipinto rubato

La chiesa è anche tristemente famosa per un furto che avvenne nel 1993. Per la terza volta, in circa 20 anni, viene rubata una bellissima tavola di Giovanni Bellini: una madonna col bambino. 

Chiesa Madonna dell'Orto, rubato bellini
Appoggiata a terra la riproduzione del quadro rubato il 1° Marzo del 1993

Il quadro era stato già rubato altre due volte e sempre recuperato, nonostante questo l'allarme che lo proteggeva era fuori uso da oltre un anno.
I ladri sono entrati da una finestra della chiesa, hanno staccato la tavola dalla cornice e se ne sono andati dalla porta, indisturbati. Sul furto è stato anche scritto un romanzo:

Quadro rubato madonna dell'orto
Il romanzo sul furto del Bellini avvenuto nella Chiesa della Madonna dell'Orto

 

Il quadro, di valore inestimabile non è più stato trovato.

L'architettura

La chiesa fu voluta da Fra' Tiberio da Parma. Il bel portale e la finestra rotonda sono opera della bottega dei Bon, il portale fu ultimato 16 anni dopo la morte di Bartolomeo Bon. La statua sopra al portale è quella di San Cristoforo. Attribuita a Bartolomeo Bon da taluni ( l'attribuzione è contestata) e da altri ad Antonio Rizzo.

Madonna dell'orto statue sul portale
Le tre statue sopra al portale di ingresso

Le statue sopra al portale sono appunto quella di San Cristoforo, al centro, affiancato dalla Vergine annunciata e dall'Angelo annunziante.
Sugli spioventi che corrispondono alle due navate laterali ci sono le statue dei 12 apostoli.

Statue degli apostoli nella chiesa della Madonna dell'Orto
Le statue dei 12 apostoli

In alto troviamo delle statue settecentesche: le tre centrali rappresentano la Carità, la Fede e la Speranza. 

Madonna orto, parte superiore della facciata
La parte superiore della facciata della Madonna dell'Orto con le tre edicole

Pregevole è il pavimento in mattoni antichi di cotto che rivestono il campo antistante la Chiesa. Questo tipo di pavimenti che nei tempi antichi erano molto diffusi sono stati sostituiti quasi ovunque perché i mattoni in cotto si degradano a causa dell'umidità e dello spray salino. La pavimentazione è del tutto simile alla vicina Chiesa dell'Abbazia della Misericordia

Pavimento del campo di Madonna dell'Orto
Gli antichi mattoni fatti a mano posati su a spina pesce su campiture quadrate delimitate da lastre di trachite, mentre il percorso antistante il portale d'ingresso è in trachite squadrata a correre con posa sfalsata.

L'interno dell'edificio è luminoso con bellissime colonne in marmo greco. La chiesa è stata restaurata attorno al 1970 grazie a donazioni provenienti dalla Gran Bretagna. 

Chiesa della Madonna dell'Orto, gli interni

 

A fianco della Chiesa si conserva un bellissimo chiostro, purtroppo non visitabile se non in rarissime occasioni. 

Chiostro della chiesa di Madonna dell'Orto
Il chiostro della Chiesa della Madonna dell'Orto

 

 

Uno dei pavimenti della chiesa

Chiesa della Madonna dell'Orto: tre capolavori

Chiesa della Madonna dell'orto: il chiostro

English version

The church of Madonna dell'Orto, Venice

 

The Church of Madonna dell'Orto in Venice, located in the Cannaregio district, is an exquisite example of Gothic architecture with significant Renaissance influences. We will examine the history, architectural structure, facade, sculptures, interiors, cloister, and the art within this remarkable church.

 

Historical Overview

 

The Church of Madonna dell'Orto was established in the mid-14th century by the now-defunct religious order of the Humiliati under the leadership of Tiberio da Parma, who is also buried within. Initially dedicated to Saint Christopher, the church's name derives from a miraculous statue of the Madonna found in a nearby orchard (orto in Italian), leading to its common name after the 15th century. In 1414, the Council of Ten officially named it "Chiesa della Madonna dell’Orto". The Humiliati were expelled in 1462 due to their "depraved customs", and the church passed to the congregation of Canons Regular of San Giorgio in Alga, and since 1931, it has been managed by the Fathers of the Congregation of Saint Joseph of Saint Leonardo Murialdo.

 

Architectural Structure

 

Architecturally, the church displays a blend of Gothic and Renaissance elements. It features a three-nave basilica plan with pointed arches on double cornices supported by Greek marble columns. Its rectangular layout lacks a transept, but includes a pentagonal apse, which is a testament to the transitional period in which it was constructed and renovated. The building stands on what were initially unstable foundations, which necessitated significant reconstruction in 1399.

 

The Facade

 

The facade of the church, built between 1460-1464, is a striking example of brick Gothic architecture. It is divided into three parts by two pilaster strips, with the side sections featuring quadruple mullioned windows, and the central part boasting a large rose window. This facade is framed by sloping sides, adding to its distinctive profile.

 

Sculptures on the Facade

 

Above the portal, one finds a pointed arch with white stone decorations, including statues at the summit of Saint Christopher, the Madonna, and the Archangel Gabriel, crafted by Nicolò di Giovanni Fiorentino and Antonio Rizzo. These sculptures are not only beautiful but also symbolic of the church's dedication and the narrative of its naming.

 

Interiors of the Church

 

Inside, the church's simplicity belies its artistic richness. The central nave, flanked by two aisles, leads to an apse where Tintoretto's paintings dominate, including "The Last Judgment" (Giudizion Universale), "The Adoration of the Golden Calf" (Adorazione del vitello d'oro) , and "Moses Receiving the Tablets of the Law" (Most che riceve le tavole della legge) and my favorite: Presentation of Mary at the Temple.

The ceiling, made from wooden coffers, adds to the Gothic ambiance. The church also houses works by Cima da Conegliano and Palma il Giovane, among others, making it a repository of Venetian art.

 

The Presentation

Just above the tomb where the great artist Tintoretto rests with his daughter Marietta, there is the painting "Presentation of Mary at the Temple". In a wonderful setting, with a daring perspective, Mary ascends the temple steps, pointed out as an example of courage by a mother (seen from behind) to her little daughter.

Some argue that this painting might actually represent Marietta, Tintoretto's daughter born out of wedlock, whom he loved so much that he wanted to be with her even after death.

 
The Cloister

 

Adjacent to the church, the cloister, though less known than the church itself, is equally significant. Constructed in the same period, it features a simple yet elegant design with a well in the center. This space, once used by the religious community, provides a serene contrast to the more ornate church interiors.

 

Artworks Contained Within

 

The church is particularly noted for its association with Tintoretto, who lived nearby and is buried there with his sons. His works are pivotal, with "The Presentation of the Virgin in the Temple" being one of the highlights. Other notable pieces include:

 

  • Cima da Conegliano’s "St. John the Baptist with Saints Peter, Mark, Jerome, and Paul" in the first right chapel.

  • Tintoretto’s "The Miracle of St. Agnes" in the Contarini Chapel.

  • Various paintings by Palma il Giovane, including "The Annunciation".

 

The theft of Giovanni Bellini's "Madonna with Child" from the Valier Chapel in 1993 is a notable incident, leaving a gap in the church's art collection.

 

Conclusion

 

The visit at the Church of Madonna dell'Orto will show you not only a monument of Gothic's architectural but also as a gallery for some of Venice's most treasured artworks. Its history, from the miraculous statue that gave it its name to its role as Tintoretto's parish church, underscores its importance in the cultural and religious fabric of Venice. This church continues to attract scholars, art enthusiasts, and tourists, offering insights into the evolution of art and architecture in this unique city.