Chiesa di San Trovaso

Chiesa di San Trovaso

San Trovaso è uno di quegli strani santi veneziani che non esistono. Si tratta, in realtà, di un "soprannome" affibbiato dai Veneziani alla chiesa dedicata ai santi Gervasio e Protasio (un po' troppo complicati da pronunciare e ricordare). Da cui la riduzione fonetica a San Trovaso.

 

Chiesa di San Trovaso a Venezia la facciata

 

La Chiesa venne edificata nella prima metà del IX secolo ed era inizialmente dedicata anche ad un terzo santo, San Crisogono, le cui reliquie furono conservate all'interno della chiesa fino al 1583 data in cui la vecchia chiesa crollò e le reliquie andarono disperse. 

L'edificio non era recuperabile, era letteralmente imploso su sé stesso per cui il 26 luglio dell'anno successivo si dette inizio alla costruzione della nuova chiesa che oggi possiamo ammirare. Non sappiamo precisamente chi fu l'architetto anche se molti la attribuiscono ad uno degli allievi del Palladio, Francesco Smeraldi. 

L'architetto ha dotato la chiesa di due facciate, la principale, che prospetta su Campo San Trovaso e quella laterale che prospetta verso il rio di San Trovaso. 

Le due facciate sono a Capanna con dei bei portali neoclassici e 4 lesene perorate con capitelli corinzi. Notevoli (e di chiara ispirazione palladiana) le due finestre semicircolari che occupano quasi tutta la parte superiore.

La doppia facciata risolve l'accesso alla chiesa sia attraverso la via d'acqua che a piedi. 

Chiesa San Trovaso, interni

Chiesa di San Trovaso, gli interni

Gli interni presentano una suddivisione degli spazi a croce latina. Entrando dalla facciata principale, dal campo, troviamo a destra la cappella degli squeraroli, poi quella dedicata a San Costanzo e quella dedicata a San Francesco. 

Altari nelle cappelle laterali

Chiesa San Trovaso, altare

Chiesa di San Trovaso: Tentazioni di Sant'Antonio - Jacopo Tintoretto

Chiesa di San Trovaso, cappelle lato sinistro

Chiesa di San Trovaso, altare laterale